La parola swing letteralmente significa dondolare, altalena. Fa riferimento a quell’effetto dondolante, zoppicante tipico di alcuni generi musicali come il Blues, il Jazz, il Boogie.
In pratica. una pulsazione o beat è solitamente suddivisa in due parti o movimenti di uguale durata. Nello swing invece la prima parte viene allungata a discapito della seconda, provocando questo effetto dondolante o zoppicante.
Più la prima parte viene allungata e più questo effetto diventa evidente e zoppicante.
Non c’è una regola od un valore preciso, ma è un po’ lasciato all’interpretazione di ognuno, al punto che un brano potrebbe essere suonato anche senza effetto swing.
Questo effetto swing crea qualche problema dal punto della rappresentazione sullo spartito (notazione) che invece di basa su valori frazionari e matematici ben definiti.
Per questa ragione esistono differenti modi di rappresentare sullo spartito l’effetto swing. E’ bene conoscere e riconoscere queste modalità perché è possibile trovare spartiti che rappresentano lo stesso concetto in modi differenti.
Puoi vedere e soprattutto ascoltare queste differenti notazioni a questa pagina web. Ovviamente dove l’effetto swing è solamente indicato, non sentirai alcuno swing nella riproduzione.
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